Le perdite vaginali normali
Per poter fare una distinzione tra le perdite vaginali innocue e quelle anomale, è essenziale effettuare un’osservazione delle loro caratteristiche, prestando molta attenzione a questi 5 fattori: l’odore, il colore, la densità, la frequenza di comparsa e i sintomi correlati come il prurito e il bruciore vaginale.
Come riconoscere le perdite inconsuete in base al colore
Le secrezioni vaginali sono sicuramente molto comuni a ogni donna e, spesso, non suscitano preoccupazioni. Però nel momento in cui iniziano a cambiare possono far comprendere cosa sta succedendo all’interno dell’organismo femminile. Quando le secrezioni sono eccessive, tale disturbo si definisce leucorrea.
Ci sono diverse tipologie di perdite vaginali e si possono suddividere basandosi sul colore, per capire così le cause e come rimediare al problema.
Le perdite vaginali trasparenti
Il genere di perdita inodore e trasparente è totalmente fisiologica, in forma maggiore quando avvengono in quei giorni che vanno a precedere l’ovulazione.
Difatti durante questa particolare fase, l’intensità aumenta per via delle fluttuazioni ormonali che si attuano nell’organismo. A tal punto da risultare molto più abbondanti, elastiche e filamentose. Inoltre possono verificarsi pure nelle prime settimane di una gravidanza, per l’improvviso sbalzo degli ormoni e degli estrogeni.
Come risolvere questo fastidio? Prima di tutto evitando l’uso di detergenti intimi troppo aggressivi, come pure i capi di vestiario in tessuti sintetici e stretti.
Poi si consiglia di effettuare dei bagni con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale tea tree oil e di assicurarsi di poter disporre di un’ottimale regolarità a livello intestinale.
Le perdite vaginali rosa
Le perdite di colore rosa corrispondono a perdite ematiche diluite con altri fluidi, come ad esempio il muco vaginale. Questo è un fenomeno normale quando avviene prima delle mestruazioni o nel corso dell’ovulazione. In ogni caso necessita di un controllo medico quando capitano durante la gravidanza o in maniera abbondante e senza alcun motivo. Quando si verificano tali perdite, è importante idratarsi nel modo più adeguato. Poi si deve svolgere una regolare igiene intima mediante l’uso di detergenti neutri. Infine è fondamentale evitare gli abiti eccessivamente aderenti e di fibra sintetica, che non permettono una buona traspirazione della zona genitale.
Le perdite vaginali bianche acquose
Le perdite di tipo acquoso si attuano solitamente prima e dopo il ciclo. È fondamentale non sottovalutare la loro comparsa, andando ad annotare ogni genere di cambiamento.
Inoltre se queste perdite sono associate a dei sintomi molto seccanti come il prurito, oppure si verificano in corso di gravidanza allora bisognerà fare dei controlli ginecologici specifici, in modo da venire a conoscenza del motivo o dell’eventuale tipologia d’infezione. Così da poter seguire la cura di antibiotici suggerita dal medico.
Le perdite vaginali grigiastre
Le perdite bianche con delle sfumature grigie segnalano un’infezione vaginale. Pertanto c’è bisogno di un consulto medico, perché potrebbe trattarsi del Gardnerella vaginalis, ovvero un batterio sessualmente trasmissibile. Alternativamente potrebbe essere una vaginosi batterica.
Le perdite di sangue
In presenza di perdite di tipo ematico nella zona vaginale al di fuori del ciclo, si tratta sempre di sintomi che non bisogna trascurare. Infatti potrebbe trattarsi di cisti ovariche , oppure di fibromi o di un ovaio policistico. In ogni caso si tratta di un disturbo ginecologico che si deve trattare farmacologicamente oppure chirurgicamente.
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Le perdite vaginali gialle
Le perdite di colore giallo segnalano sempre un’infezione della mucosa vaginale, provocata da malattie che si possono trasmettere sessualmente. Tra queste ci sono la clamidia che è la più comune e la gonorrea. Quando la perdita è giallastra, c’è un’infezione attiva che bisogna curare in maniera tempestiva con antibiotico.