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Sintomi positivi dopo transfer embrionale: come riconoscerli?

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Dott.ssa Priscilla Andrade

Ginecologa presso Clinica Fertilab Barcelona

Nella società moderna ormai, per le più svariate ragioni di natura sociale, economica, personale o medica, si tende a cercare una gravidanza in età sempre più avanzata, con l’inevitabile conseguenza di approcciarsi maggiormente a tecniche di fecondazione assistita, come le numerose modalità messe a disposizione dal centro Fertilab.

Per questa ragione, molte donne e aspiranti mamme, si domandano spesso quali possano essere i segnali premonitori di un transfer embrionale avvenuto con successo o se questi possano in qualche modo differire da quelli di una gravidanza normale.

Solitamente, la certezza si ha solo dopo una decina di giorni dal transfer, quando sarà possibile eseguire un test specifico (test di gravidanza con beta hCG), ma questo breve lasso di tempo potrà sembrare un’eternità per chi invece tenta da tempo di avere un bambino.

Link rapidi

I sintomi dell’avvenuta gravidanza dopo transfer sono quelli tipici che si possono osservare anche in seguito ad una fecondazione naturale, come per esempio:

  • Leggero spotting definito anche come perdite da impianto;
  • Crampi simili a quelli mestruali;
  • Tensione mammaria;
  • Stanchezza;
  • Nausea;
  • Gonfiore;
  • Perdite vaginali;
  • Stimolo continuo ad urinare.

È logico ovviamente che tutti questi sintomi non siano accompagnati anche da perdite vaginali che invece possono corrispondere a ciclo mestruale o ad aborto spontaneo.

Inoltre, per quanto la sintomatologia possa essere suggestiva, è sempre necessario confermare il tutto con il test di gravidanza, perché è possibile che alcuni segni siano riconducibili alla terapia ormonale assunta in preparazione alla fecondazione assistita.

 

Spotting dopo transfer

Perdite bianche in gravidanza Un leggero sanguinamento è spesso considerato il primo sintomo di gravidanza: per questa ragione prende comunemente il nome di perdita da “impianto” dovuta alla rottura di alcuni piccoli vasi endometriali nel momento in cui si annida l’embrione.

Scompare in circa 24-48h, ma è un evento frequente anche in seguito, quando cioè la donna dovrà sottoporsi per due settimane a terapia progestinica per aiutare l’organismo a mantenere i corretti livelli ormonali.

 

Lievi crampi addominali

Mal di pancia in gravidanza Accusare mal di pancia è estremamente comune, infatti può presentarsi sia in concomitanza dell’arrivo del flusso mestruale sia dell’attecchimento embrionale in caso di gravidanza, che questa sia naturale o ottenuta con metodiche in vitro.

 

 

 

Dolore e tensione mammaria

Anche questi sintomi possono essere campanelli d’allarme dell’arrivo di una gravidanza ed in particolare sono causati dallo sbalzo ormonale che questa porta con sé.

 

Stanchezza

Stanchezza in gravidanza La stanchezza, soprattutto se cronica, è comunemente correlata alla gravidanza per l’impegno generale che l’organismo è chiamato a sopportare durante la gravidanza, e più nello specifico causato dai livelli di progesterone.

 

 

 

 

Nausea

Nausea in gravidanza La nausea è classicamente uno dei campanelli d’allarme di avvenuta fecondazione e di inizio di gravidanza, anche se in genere si inizia a manifestare a partire dal secondo mese. Nonostante questo, è possibile che alcune donne sperimentino sensazioni di nausea già dalla seconda settimana dall’annidamento dell’embrione. Qualora però la nausea dovesse essere accompagnata anche a forte vomito, possibile chiedere un consulto ad uno dei nostri ginecologi che guideranno la donna passo passo durante tutto il percorso.  

 

Gonfiore addominale e perdite vaginali

Come avviene anche durante una gravidanza fisiologica, gli aumentati livelli di progesterone, modificano sensibilmente anche la normale motilità intestinale, rallentandone la funzionalità. Questo si traduce in una sensazione di gonfiore e pesantezza addominale.

I livelli ormonali alterati si riflettono anche su quella che è la normale produzione dei fluidi vaginali: in condizioni di gravidanza, i fluidi possono essere più sottili, bianchi e con un odore particolare seppur non intenso. Nel caso in cui, in una fecondazione assistita, il progesterone viene somministrato per via vaginale, è possibile che si notino anche:

  • Prurito;
  • Bruciore;
  • Cattivo odore, in genere segno di un’infezione in atto.

 

Minzione frequente

Altra caratteristica cui le donne fanno particolarmente attenzione è l’aumentata frequenza della minzione. L’utero, in fase di crescita in vista della gravidanza, può premere fisicamente sulla vicina vescica, generando uno stimolo più frequente a fare pipì; ma ancora una volta i principali responsabili sono gli ormoni. Progesterone e beta hCG sono i principali responsabili.

Se però questo sintomo è accompagnato anche da bruciore, dolore, sanguinamento e/o febbre è consigliato contattare un medico, in quanto potrebbe trattarsi di una classica infezione delle vie urinarie.

 

Conclusioni

Come si è potuto notare da questo estratto, la sintomatologia positiva dopo transfer è molto eterogenea e sfumata. La stragrande maggioranza dei sintomi infatti, è in comune anche con l’arrivo del ciclo mestruale o con condizioni patologiche di cui la donna potrebbe esserne affetta senza esserne ancora venuta a conoscenza.

Questo la rende di difficile interpretazione, soprattutto alla sola osservazione della donna, per tale ragione Fertilab mette a vostra disposizione i propri professionisti che potranno effettuare anche tutti i test necessari a confermare l’eventuale gravidanza in corso.

Autore
Picture of Dott.ssa Priscilla Andrade

Dott.ssa Priscilla Andrade

Ginecologa presso Clinica Fertilab Barcelona

Data di pubblicazione
18 Ottobre 2022
Data di aggiornamento
24 Gennaio 2024

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