Mal di testa in gravidanza

6 Settembre 2022

La cefalea o più comunemente nota col termine di mal di testa, è uno dei disturbi più comuni, spesso causa di visite mediche o di uso e abuso di farmaci. Per questa ragione, studiare bene le modalità con cui si presenta, è fondamentale per riconoscere la natura del mal di testa così da affrontarlo nel modo corretto.

Le donne sono decisamente le più colpite, infatti circa il 18% della popolazione femminile ne risulta affetta.

L’incidenza del mal di testa nelle donne aumenta soprattutto dopo la pubertà: le variazioni degli estrogeni sembrano essere correlate all’attivazione delle cellule infiammatorie.

Ma più in particolare, una delle situazioni in cui la donna è maggiormente esposta al mal di testa è la gravidanza. Si tratta però di una situazione molto delicata in quanto i rimedi farmacologici vanno usati con cautela.

In genere, il mal di testa che si verifica durante la gravidanza interessa soprattutto i primi tre mesi di gestazione e si presenta con tutte le caratteristiche tipiche di una cefalea tensiva. Si tratta sostanzialmente di un dolore costante localizzato tutto intorno al capo, come una sorta di corona.

Nella maggior parte dei casi, come dice il nome, è dovuto ad una tensione dei muscoli del collo che possono quindi irrigidirsi portando al dolore.

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Le possibili cause del mal di testa in gravidanza

Nel complesso, si può affermare che il mal di testa in gravidanza è un disturbo multifattoriale, ovvero sono molti i fattori che contribuiscono all’insorgenza della malattia.

Molto probabilmente, uno dei fattori più evidenti è costituito dalla variazione ormonale che la donna subisce in seguito alla gravidanza. Lo stravolgimento dei normali equilibri di estrogeni, progesterone e prolattina porta con sé delle turbe di natura neuro-vascolare che possono spiegare bene l’insorgenza del dolore, soprattutto nelle prime fasi delle gravidanza in cui questi sbalzi sono più intensi e improvvisi.

Un ruolo non indifferente è svolto anche dall’ipertensione. Molti studi scientifici, infatti, hanno dimostrato come l’insorgenza della cefalea sia anche concomitante ad una nuova diagnosi di ipertensione, non presente prima della gravidanza.

Infine, altri elementi che possono concorrere insieme ai precedenti, sono costituiti da tutte quelle variazioni del normale equilibrio fisiologico della donna, imposte dalla gestazione, come per esempio:

  • Insonnia: spesso la gravidanza porta ad un’alterazione più o meno importante del ciclo sonno-veglia che impatta sulla qualità del riposo e quindi sulla nascita della cefalea;
  • Affaticamento generale;
  • Aumento del peso;
  • Stress e ansia correlate al dover affrontare la gravidanza.

 

Mal di testa in gravidanza: possibile spia di gestosi

Alla luce di quanto detto poc’anzi, quindi, il mal di testa in gravidanza può essere una diretta conseguenza delle normali alterazioni cui il corpo della donna va incontro in seguito alla gestazione.

È bene però non sottovalutare sempre questo disturbo, in quanto è possibile, seppur in una piccola percentuale di casi (circa il 3% delle donne), che la gravidanza si complichi portando ad un quadro noto come gestosi o pre-eclampsia.

La gestosi è una sindrome complessa che si presenta solitamente dopo la 20° settimana, caratterizzata dalla triade:

  • Ipertensione arteriosa;
  • Edemi;
  • Proteinuria, cioè la perdita di proteine con le urine.

In questo contesto è possibile che la donna accusi la cefalea che sarà da riferire alla presenza di questo temibile quadro e sarà cura del medico riuscire a riconoscere la situazione e intraprendere un corretto iter terapeutico finalizzato al trattamento della gestosi e non solo al singolo caso di mal di testa.

Infatti, la gestosi è pericolosa oltre che per la madre anche per il nascituro, il quale potrà andare incontro ad un possibile ritardo nella crescita o sofferenza generale.

 

Trattamenti e rimedi per il mal di testa in gravidanza

Nel caso in cui il mal di testa si presenti come un disturbo importante sia nella durata che nell’intensità, è opportuno recarsi dal medico per un approfondimento, identificandone le cause e impostando una corretta terapia.

Nel complesso, l’assunzione di farmaci durante la gravidanza deve avvenire in maniera molto accurata per evitare che i principi attivi possano arrecare danno al feto.

Il farmaco che viene maggiormente consigliato per far fronte alle cefalee durante la gravidanza è sicuramente il paracetamolo mentre sono assolutamente controindicati i comunissimi FANS o antiinfiammatori non steroidei.

In ogni caso, è sempre opportuno che la donna non assuma farmaci senza il consulto medico.

Al fianco della farmacologia però si possono anche usare degli approcci di altra natura. Uno fra tutti riguarda l’attenzione al regime alimentare: si è visto infatti come la donna possa giovare di una dieta povera di alimenti troppo calorici o che causano un’impennata della curva glicemica.

A questo si possono aggiungere anche l’uso di infusi o tisane a base di camomilla o valeriana allo scopo di rilassare e ridurre la tensione. La fitoterapia è frequentemente utilizzata anche nei trattamenti di fertilità assistita.

Infine, si annoverano anche sedute di massaggi al collo con uso di oli all’arnica rilassando la muscolatura locale e l’assunzione di integratori a base di magnesio utili per combattere stress, ansia e insonnia.

Dott.ssa Priscilla Andrade

Dott.ssa Priscilla Andrade

Ginecologa presso Clinica Fertilab Barcelona

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