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Mal di pancia in gravidanza: bisogna preoccuparsi?

Dott.ssa Priscilla Andrade

Dott.ssa Priscilla Andrade

Ginecologa presso Clinica Fertilab Barcelona

La gravidanza può essere identificata come una condizione fisiologica che interessa la donna in tutti i suoi aspetti, sia fisico che psichico generando delle modifiche funzionali messe in atto come adattamento a questa nuova condizione, il mal di pancia in gravidanza può essere uno dei sintomi associati a queste modifiche.

Si tratta di piccole e progressive alterazioni che si protraggono per tutti i 9 mesi di gestazione e spesso anche alcune settimane dopo il parto. Lo scopo principale è preparare il corpo della mamma ad accogliere il bambino e garantirne una crescita adeguata.

In particolare, la donna può avvertire sensazioni collegate alla dolce attesa che potrebbero anche essere allarmanti, motivo per cui è bene conoscerli attentamente e quando necessario, recarsi dal proprio medico.

Uno dei sintomi più caratteristici e comuni è il mal di pancia. In generale, questi dolori sono del tutto normali e perfettamente in linea con la gravidanza, perché dipendono dalla pressione che il feto in accrescimento esercita sulle pareti uterine e quindi sugli organi circostanti.

Tuttavia, nel momento in cui il mal di pancia dovesse assumere connotati particolari come la presenza di altri sintomi, è bene indagare a fondo. Per esempio, se a questo si accompagnano perdite di sangue, si potrebbe pensare ad una possibile gravidanza ectopica o aborto spontaneo. Inoltre, a fare da ulteriore limite di separazione ci sono l’arco temporale e la fase di gravidanza. A seconda dell’epoca gestazionale, il mal di pancia può avere connotati diversi ed essere collegato a quadri patologici estremamente diversi tra loro.

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In genere si parla di mal di pancia a inizio gravidanza, mal di pancia nel secondo trimestre o nel terzo trimestre di gravidanza.

 

Mal di pancia in gravidanza nel primo trimestre

Nella prima fase della gravidanza e quindi per tutto il primo trimestre, è del tutto normale e fisiologico avere dei dolori addominali. Questi sono per lo più dovuti all’attecchimento del feto nell’utero della donna e a tutti quei cambiamenti che ad esso si accompagnano. In particolare, i disturbi al basso ventre possono anche essere confusi per i tipici fastidi del periodo premestruale.

Nella maggior parte delle volte, le cause sono legate all’aumento della vascolarizzazione che accompagna il concepimento. Qualora il mal di pancia dovesse protrarsi anche per tutta la prima fase di gravidanza, è possibile che le cause in gioco diventino anche altre: può essere causato per esempio dalla stitichezza secondaria al rallentamento digestivo o dal gonfiore dovuto allo sbalzo ormonale che porta a dilatazione uterina.

All’interno del primo trimestre però, si possono annidare anche cause di mal di pancia non del tutto “benigne”, ma che necessitano l’attenzione del medico.

Nel momento in cui il dolore diventa infatti persistente e intenso e si accompagna a perdite di sangue, potrebbe trattarsi di una minaccia d’aborto. Nella maggior parte dei casi, l’aborto spontaneo si realizza nelle prime 13 settimane di gestazione e vede un ventaglio molto ampio di cause:

  • problemi genetici del feto;
  • sindrome dell’ovaio policistico;
  • disturbi uterini o della cervice;
  • difetto di impianto dell’embrione.

Non necessariamente le perdite ematiche associate a dolore portano ad un esito infausto, semplicemente si tratta di una condizione molto delicata che deve essere gestita adeguatamente dal ginecologo.

 

Mal di pancia in gravidanza nel secondo trimestre

È possibile che il mal di pancia si presenti anche nelle fasi più avanzate della gravidanza.

Fra la 14° e la 23° settimana può essere determinato da un aumento di volume dell’addome con annessa distensione muscolare. Si tratta anche qui di un processo fisiologico che si accompagna alla gravidanza così come se causati da stitichezza o dolore alla schiena.

Causa aggiuntiva di dolore, non vista nel primo trimestre, è quella data dal legamento rotondo dell’utero: si tratta di un cordone fibro-muscolare che ha la funzione di ancorare l’utero tenendolo nella sua posizione corretta e impedendo che la gravidanza possa portare a deformazioni delle pareti uterine. Una sua distensione può essere responsabile del dolore addominale accusato dalla donna. Un rimedio potrebbe essere quello di cambiare periodicamente posizione, in modo tale da ridurre l’eccessiva tensione sul legamento ed evitare movimenti bruschi.

Possiamo infine annoverare un’ulteriore causa di mal di pancia nel secondo trimestre, ovvero le contrazioni di Braxton-Hicks note anche col nome di “false contrazioni”. Si tratta di contrazioni di preparazione al travaglio che possono presentarsi già a partire da questa fase di gestazione e in genere sono secondarie a sforzi fisici intensi o per effetto di movimenti del bambino. Solitamente si accompagnano anche a indurimento dell’addome, ma differentemente dalle classiche contrazioni da travaglio, non sono frequenti e mancano di regolarità.

È comunque un dolore passeggero che può essere alleviato dal cambio di posizione o dalla reidratazione, ma comunque necessita della giusta attenzione medica, per escludere cause più serie.

 

Mal di pancia in gravidanza nel terzo trimestre

In quest’ultima fase della gravidanza si può presentare, in una ridotta percentuale di casi (circa 3-5%) un’importante complicanza della gestazione in grado di causare mal di pancia, ovvero la preeclampsia.

Di solito si diagnostica intorno alla 34° settimana e colpisce donne sane alla loro prima gravidanza manifestandosi con un aumento della pressione arteriosa e delle proteine liberate con le urine, oltre al classico e già citato dolore addominale.

La terapia consiste nel parto e richiede un costante e attento monitoraggio per scongiurare eventuali sofferenze materne e fetali.

 

Mal di pancia dopo procreazione medicalmente assistita (PMA)

Il mal di pancia è sicuramente uno dei sintomi che quasi sempre accompagnano la gravidanza e non fanno eccezione neppure quelle realizzate grazie alla procreazione medicalmente assistita.

Anzi, sempre più coppie stanno vivendo problemi di infertilità portando con sé una larga diffusione della PMA. La gravidanza ottenuta con queste tecniche è del tutto paragonabile a quella che avviene naturalmente; pertanto, il mal di pancia di queste donne vede delle cause del tutto sovrapponibili a quelle di una gravidanza naturale.

Autore
Dott.ssa Priscilla Andrade

Dott.ssa Priscilla Andrade

Ginecologa presso Clinica Fertilab Barcelona

Data di pubblicazione
26 Settembre 2022

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