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Cosa posso fare e cosa non posso fare dopo un trattamento di fecondazione assistita?

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Dott.ssa Priscilla Andrade

Ginecologa presso Clinica Fertilab Barcelona

Le tecniche PMA, di procreazione medicalmente assistita, sono estremamente apprezzate dai pazienti perché consentono loro di realizzare il proprio sogno di diventare genitori e allargare la famiglia. Tuttavia, questa gioia è accompagnata anche da comprensibili dubbi e insicurezze relative a cosa si può fare e cosa non si può fare dopo un trattamento di fecondazione assistita, per evitare, nel caso, errori o ansie eccessive.

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Dopo la procedura effettuata (che sia l’inseminazione artificiale o la fecondazione in vitro con trasferimento di embrioni) viene detto alla paziente di attendere all’incirca due settimane prima di fare il test di gravidanza e verificare se la procedura ha dato il risultato desiderato. Ed è proprio questo periodo che crea i maggiori dubbi e le tensioni maggiori nelle pazienti. Anche se altri dubbi sono relativi al fatto di poter viaggiare, a cosa evitare e a cosa poter far dopo la procedura di fecondazione assistita.

È possibile fare il test di gravidanza prima della data indicata?

Il medico consiglia una data specifica per effettuare il test di gravidanza per essere sicuro di avere un risultato certo (quindi positivo o negativo). Un test di gravidanza fatto prima della data indicata porterebbe ad ottenere un falso negativo, creando magari una forte delusione, che però poi potrebbe essere smentito dopo poche settimane. Nelle settimane che precedono il test è bene quindi seguire le indicazioni del medico e continuare con il trattamento ormonale e con gli altri farmaci e integratori prescritti per evitare il rischio di aborto.

 

Cosa fare nel tempo di attesa prima di fare il test di gravidanza?

Comprensibilmente, dopo un trattamento di procreazione medicalmente assistita ci si sente molto agitati e in tensione ed è un’esperienza emotiva molto forte ed intensa. Pertanto i medici consigliano di evitare qualsiasi forma di stress, di non sollevare pesi, di non fare attività sportiva troppo intensa e di non fumare.

Attenzione anche all’alimentazione, che deve essere sana, evitando bevande alcoliche, l’eccessivo consumo di caffè e di pesce crudo. Ma, comunque, è possibile fare in tutta tranquillità tutte le proprie attività di vita quotidiana e condurre una vita totalmente normale. Comunque, anche se può sembrare difficile, è meglio concentrarsi su altro in questo periodo di tempo e distrarsi.

Cosa vuol dire se non si hanno sintomi di gravidanza dopo le due settimane?

Un altro timore di molte donne è quello di non avere sintomi di gravidanza dopo due settimane. Si tratta di una paura del tutto comprensibile, ma ogni donna è diversa dall’altra e reagisce in modo differente a ogni procedura. Ci sono donne che non hanno alcun sintomo, o ne hanno pochissimi, oppure li hanno in una fase un po’ più avanzata della gravidanza. Se non si hanno sintomi, non significa necessariamente che la procedura non sia andata a buon fine. Anche in questo caso, per essere certi, è meglio aspettare il risultato del test di gravidanza.

 

Devo preoccuparmi se ho dolori o sanguinamento lieve prima del test di gravidanza?

Anche in caso di lieve sanguinamento o dolori potrebbero esserci delle preoccupazioni o delle ansie. In realtà, si tratta di una reazione del tutto comune e che non deve destare agitazione. Sia il trattamento ormonale in sé, che l’instaurarsi della gravidanza possono creare dolori e fastidi vari come gonfiore al seno, stanchezza, ritenzione idrica e un lieve sanguinamento. Il sanguinamento lieve non deve generare panico, perché generalmente non è grave e non indica aborto o mancato attecchimento dell’embrione. In più, durante la procedura, si assume molto progesterone e ciò può provocare irritazione e lievi perdite di sangue. Anche le donne che rimangono incinte senza ricorrere alla PMA molto spesso presentano gli stessi sintomi. In caso di dubbi, comunque, è possibile consultare il proprio ginecologo.

 

È possibile viaggiare dopo la fecondazione assistita (inseminazione o transfer)?

Dopo una procedura di fecondazione assistita si può viaggiare tranquillamente e con qualsiasi mezzo, che si tratti di auto, treno o aereo, perché le vibrazioni o l’altitudine non creano alcun problema al concepimento. Anche se ci sono medici che consigliano di rimanere nei pressi della clinica (se si vive in una città diversa) almeno la prima notte, perché la giornata appena trascorsa è stata ricca di emozioni forti ed è importante riposare bene.

 

Cosa non fare dopo la fecondazione assistita (inseminazione o transfer)?

Dopo il transfer o l’inseminazione bisogna evitare di sollevare pesi (come valigie o pesanti buste della spesa) e di fare sport troppo intensi. Passato questo momento, si instaurerà una qualsiasi gravidanza e quindi si potrà condurre una vita del tutto normale, come quando una donna non sa di essere incinta e lo scopre solamente al momento del test di gravidanza. Quindi il suo stile di vita non ha influenzato per niente lo sviluppo dell’embrione. Non sono vietati nemmeno i rapporti sessuali, che sembrano non incidere sullo sviluppo o meno della gravidanza. Dal punto di vista alimentare, bisogna evitare i cibi e le bevande sono normalmente sconsigliati durante la gravidanza.

 

È possibile andare in bagno subito dopo il transfer o l’inseminazione?

La risposta è sì. Non c’è il rischio che l’embrione non attecchisca o si “stacchi” nel caso in cui si vada in bagno subito dopo la procedura di fecondazione (sia per quando si urina che per l’evacuazione). Per quanto riguarda il bagno o la doccia, è possibile farli, stando però ben attenti alle temperature troppo elevate.

 

È possibile prendere farmaci dopo la procedura?

Generalmente, il percorso PMA prevede l’assunzione di determinati farmaci che vanno assunti fin quando il medico non dice di smettere e che quindi vanno presi anche dopo l’inseminazione o il transfer. Per quanto riguarda farmaci per gestire dolori vari (come mal di testa, fastidi addominali o tensione al seno) è possibile assumere solamente Paracetamolo.

 

Bisogna stare in assoluto riposo dopo il transfer o l’inseminazione?

Dopo la procedura non c’è bisogno di mettersi a riposo assoluto a letto (a meno che non lo indichi espressamente il ginecologo), ma è meglio evitare sforzi troppo intensi. Non sarà l’assoluto riposo a favorire o meno l’attecchimento dell’embrione e l’instaurarsi della gravidanza.

Autore
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Dott.ssa Priscilla Andrade

Ginecologa presso Clinica Fertilab Barcelona

Data di pubblicazione
13 Aprile 2023
Data di aggiornamento
13 Aprile 2023

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