Ovaio policistico e Sindrome dell’ovaio policistico: quali sono le differenze?
L’ovaio policistico (PCO) è la condizione delle ovaie per cui ecograficamente presentano un numero elevato di follicoli o micro-cisti.
Si tratta di una circostanza che riguarda circa il 25% delle donne, quindi molto frequente, che in genere non ha conseguenze negative sulla fertilità.
La Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o Sindrome di Stein-Leventhal è invece una patologia endocrina che colpisce dal 10 al 18% delle donne in età fertile, e che può portare ad anovulazione, ossia assenza di ovulazione, e quindi ridurre le probabilità di una gravidanza.
Quali sono le cause e i sintomi delle due condizioni?
Tra le cause della PCO la predisposizione genetica gioca indubbiamente un ruolo cruciale, mentre per quel che attiene ai sintomi, questi variano da soggetto a soggetto. Nonostante nella maggior parte dei casi non vi siano sintomi particolari, le manifestazioni cliniche più diffuse sono riconducibili a disturbi del ciclo mestruale, con cicli anovulatori, ritardi, amenorrea o sanguinamenti anomali.
Con riferimento alla PCOS invece, questa risulta essere strettamente correlata ad una condizione di obesità, di iperandrogenismo (eccesso di ormoni maschili) e di resistenza all’insulina.
I sintomi di questa patologia possono essere quindi molteplici: disturbi del ciclo mestruale (amenorrea, ciclo irregolare e anovulatorio), irsutismo su viso e petto, alopecia, ed anche ansia e depressione.
Considerata la complessità della PCOS diviene quindi necessario un approccio multidisciplinare e ad hoc, come quello offerto dal team di esperti del centro Fertilab Barcelona.
Diagnosi della PCOS
Trattandosi di una patologia endocrina complessa, la prassi vuole che per la Sindrome dell’ovaio policistico abbia una diagnosi di esclusione, che prevede dapprima l’esclusione di altre patologie.
Ai fini della diagnosi di questa patologia devono riscontrarsi almeno due dei seguenti tre criteri: alti livelli di ormoni maschili (iperandrogenismo), irregolarità del ciclo e presenza ecografica di ovaie policistiche.
Ne consegue che il manifestarsi di una sola di queste tre condizioni non implica la presenza della PCOS. A tal riguardo, gli esperti consigliano di non effettuare questo tipo di diagnosi sotto i vent’anni, considerata l’elevata frequenza e tipicità di cisti in questa età, al fine di evitare interpretazioni errate.
Quale trattamento per le due condizioni?
Considerata la tipicità e normalità dell’ovaio policistico, non è richiesta alcuna terapia per questa condizione.
Per quel che attiene invece alla PCOS, il trattamento varia a seconda della condizione della donna.
In caso di obesità sono fondamentali lo stile di vita regolare ed una alimentazione sana; è possibile inoltre ricorrere alla pillola contraccettiva per ridurre la quantità di ormoni maschili. Infine, in casi di difficoltà di procreazione si può ricorrere a trattamenti farmacologici che mirano a indurre l’ovulazione.
Sindrome dell’ovaio policistico: che conseguenza ha sulla fertilità?
Come abbiamo visto la PCOS è una patologia abbastanza diffusa che può portare a interferenze in termini di ovulazione e di regolarità del ciclo mestruale.
Proprio per questo rappresenta una delle principali cause di infertilità della donna. Qualora il trattamento farmacologico non produca gli effetti desiderati e la donna abbia il desiderio di diventare mamma, la fecondazione assistita può rappresentare la soluzione ottimale. Si tratta tuttavia di un viaggio importante, che necessita del giusto accompagnamento specialistico.
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