È importante capire che non esistono metodi anticoncezionali naturali e che non si può fare affidamento sul periodo fertile e non fertile. Quest’ultimo, infatti, non è facilmente prevedibile, anche in quelle donne molto fortunate che hanno un ciclo perfettamente regolare. Per non parlare della stragrande maggioranza il cui ciclo non è sempre regolare.
Per essere più precisi, ogni donna vive ogni mese un periodo fertile che dura dai 5 a 6 giorni e non si può prevedere con certezza in quale momento avverrà il picco ovulatorio che corrisponde al momento migliore per rimanere incinta. Ironia della sorte, anche durante il suddetto picco ovulatorio, non è scontato si ottenga risultato sperato. Ma chiariamo prima di tutto cosa si intende per “periodo fertile”: in ginecologia con il termine “giorni fertili”, si indica quel momento in cui l’ovulo è pronto e disponibile per essere fecondato e quindi, l’eventuale rapporto sessuale potrebbe andare a buon fine.
In questo particolare momento vi è un’altissima capacità di sopravvivenza dello spermatozoo all’interno dell’utero femminile. Oltretutto, a differenza di quando si crede, non è durante il picco dell’ovulazione che si ha maggior possibilità di rimanere incinta, ma il momento migliore è due o tre giorni prima dell’ovulazione stessa.
Moltissime donne, soprattutto le più giovani con meno esperienza, non sanno però che è possibile rimanere incinta anche nei giorni non fertili, persino durante il periodo mestruale. Questo le porta a non fare affidamento ad anticoncezionali e quindi ad incorrere in una gravidanza indesiderata. Chiariamo dunque perché si può rimanere incinta anche nei giorni al di fuori dell’ovulazione.
Ciclo mestruale, ecco come funziona
Moltissime pazienti, quando si rivolgono ad un ginecologo, si chiedono se possono restare incinte anche nei giorni definiti “non fertili”. Per rispondere a questa domanda bisogna conoscere a fondo come funziona il ciclo mestruale, inteso come mese intero composto da tutte le fasi che ruotano intorno alla mestruazione vera e propria.
In media, un ciclo mestruale in una donna sana e quando è assolutamente regolare, dura dai 28 fino ai 30 giorni, anche se in base a diversi fattori esterni e interni all’individuo, si possono verificare cicli più lunghi che arrivano fino ai 30 giorni o cicli più corti, di 20 o 25 giorni. Si conta come inizio del ciclo il giorno in cui avviene il flusso mestruale, un sanguinamento che dura solitamente dai tre ai sette o, alcune eccezioni, anche più giorni.
In questa delicata fase, il corpo femminile produce ormoni che aiutano a far maturare velocemente uno degli ovuli che risiede nell’ovaio. Durante la metà del ciclo, e quindi il 14º giorno dopo il flusso, avviene quella che si chiama ovulazione; in questo periodo, la donna è nel momento migliore per cercare una gravidanza, poiché viene rilasciato l’ovulo che si dirige verso la tuba per rimanere fecondato o meno.
Qualora non avvenga la fecondazione, ecco che il corpo espelle quel sangue che noi chiamiamo appunto “mestruazione” facendo così iniziare un nuovo ciclo mestruale. Tuttavia, bisogna precisare che le donne possono rimanere incinte durante tutta la durata del ciclo e quindi durante tutto il mese.
Giorni fertili, cosa sono
Viene spontaneo chiedersi allora che cosa sono i giorni fertili. Ebbene, i giorni fertili sono quelli in cui gli ormoni della donna rendono più facile la gravidanza. Questo non significa che siano gli unici in cui il rapporto sessuale possa andare a buon fine per la ricerca di un figlio.
Quella della fertilità è solo una questione di sopravvivenza dello spermatozoo che nelle ore dell’ovulazione può sopravvivere anche 72 ore all’interno del corpo della donna. Mediamente in un ciclo di 28 giorni, il momento più fertile si verifica dall’11º al 16º giorno, poiché l’ovulazione copre un arco temporale di circa 5-6 giorni.
In questo lasso di tempo quando la finestra fertile è al massimo, si verificano precisi sintomi chiamati in gergo medico “sintomi ovulatori”. L’ovogenesi, una delle fasi dell’intero ciclo mestruale assieme a quella follicolare e luteale, non è quasi mai ben definita, ma la si può riconoscere in base ad alcuni segnali che il corpo manda in questo momento.
Si potrebbero verificare dei cambiamenti nell’umore e delle variazioni delle secrezioni vaginali. In questo frangente, il muco cervicale diventa bianco, abbondante e viscoso. Non è raro poi, che si verifichi un aumento della temperatura basale.
Questo significa che nei giorni dell’ovulazione la donna potrebbe sentire un lieve aumento della temperatura corporea che va a ridursi gradualmente con l’arrivo del flusso mestruale. Un altro dei sintomi della fase ovulatoria è quello del dolore al seno, che risulta duro e turgido poiché gli estrogeni alti fanno percepire le mammelle doloranti.
Giorni non fertili, è possibile rimanere incinta?
Nonostante di fatto sia proprio quella ovulatoria la fase migliore per cercare un figlio, non è da escludersi che si possa rimanere incinte anche al di fuori di questo stadio del ciclo. Vi sono infatti diversi fattori, esterni ed interni, che influiscono sul periodo del mese, talvolta spostando o cancellando del tutto l’ovulazione.
In questo modo, si alternano quelli che chiamiamo comunemente come giorni fertili e accade che spesso la donna non se ne accorga. Ogni individuo di sesso femminile sperimenta poi un ciclo che cambia in base alla durata e alla sintomatologia: ad esempio, vi sono donne che soffrono della cosiddetta sindrome premestruale o ancor più debilitante, del disturbo disforico premestruale.
Questo significa che in determinati individui il cambiamento ormonale non passa inosservato e anzi, genera problemi di natura fisica e psicologica che vanno a compromettere le normali attività quotidiane. Perciò, anche se si ha un ciclo regolare, non si può considerare l’andamento ormonale come qualcosa di certo e sicuro.
Insomma, la donna non è un orologio svizzero anche se l’arrivo del flusso è puntuale ogni mese. Dunque, se si hanno rapporti sessuali senza alcuna protezione o contraccettivo, è sempre bene sottoporsi ad un test di gravidanza e consultare un ginecologo nel caso si verifichi un ritardo o l’assenza delle mestruazioni.
Si può rimanere incinta senza ovulazione?
Un’altra delle domande più frequenti che le donne pongono al proprio ginecologo e quella della possibilità di rimanere incinta qualora non vi sia l’ovulazione. In questo caso, la risposta definitiva è no.
La gravidanza naturale avviene solamente quando l’ovulo viene fecondato dallo spermatozoo. Di conseguenza, se non avviene l’ovulazione il processo non può avere inizio, esattamente come succede con la pillola contraccettiva. Assumendo quest’ultima, si salta il periodo ovulatorio e quindi, la possibilità di rimanere incinta.
In caso contrario, per le donne che desiderano avere un figlio, si consiglia, alla luce di quanto detto, di non considerare l’ovulazione come unico momento per avere un rapporto sessuale. Oltre a creare una grande pressione in entrambi i partner, portando così la coppia a vivere uno stato di stress acuto, non vi è prova scientifica che confermi che al di fuori dell’ovulazione non si possa rimanere incinte. Anzi, gli studi e l’esperienza di vita affermano tutto il contrario. Nientemeno, accade che in molti soggetti si verifichi una gravidanza anche durante i rapporti che avvengono nel momento del flusso mestruale
In conclusione
Per riassumere, quindi il ciclo mestruale comprende diverse fasi, tra cui quella ovulatoria in cui è maggiore la possibilità di incorrere in una gravidanza. Eppure, nonostante i giorni fertili siano proprio quelli attorno all’ovulazione, ogni giorno del mese è possibile per una donna rimanere incinta, anche nel caso in cui il ciclo sia regolare e puntuale come un orologio svizzero. Infine, uno dei consigli della maggior parte dei ginecologi è quello di monitorare il proprio corpo. Esistono diversi modi per conoscere più a fondo i processi che avvengono durante il corso del mese. Gli ormoni, infatti, parlano dando segnali a tutto l’organismo. Uno tra gli indizi principali che ci comunica in quale fase del ciclo mestruale ci si trova, è proprio quello del muco vaginale, con perdite più abbondanti del solito di colore chiaro e sottile. Infine, in questi giorni, la donna sperimenta anche un aumento della libido, poiché è biologicamente si tratta del momento migliore per procreare e avere rapporti sessuali.