Nell’inseminazione artificiale coniugale, gli esperti raccomandano di eseguire tra 3 e 4 cicli di inseminazione, il che significa circa 3-4 mesi di trattamento. Nel caso in cui non si dovesse ottenere la gravidanza auspicata, verrebbe presa in considerazione un’altra tecnica di riproduzione assistita. In nessun caso vengono eseguiti più di 6 cicli. Inoltre il processo è influenzato da molteplici fattori come l’età della donna, il numero di follicoli maturi, l’integrità delle due tube o la qualità del liquido seminale.
Nel secondo caso, la procedura è simile, ma per eseguirla viene utilizzata una banca del seme, poiché non vi è alcuna possibilità di ottenere spermatozoi mobili e di solito non è presente un partner maschile nella coppia. Al centro Fertilab tra le varie dotazioni abbiamo la nostra Banca del seme. In questo modo controlliamo direttamente i risultati ottenuti ed effettuiamo un follow-up esaustivo dei nostri donatori di seme.
D’altra parte, la fecondazione in vitro (FIV) consiste nell’unione in laboratorio di ovuli e spermatozoi. Alcuni giorni dopo avviene il trasferimento nell’utero e in caso di riuscita del processo, tutto si evolverà naturalmente come qualsiasi altra gravidanza.
La nostra filosofia mira a rendere questo trattamento il più somigliante possibile a ciò che accadrebbe con i metodi di procreazione tradizionale.
Un trattamento per ogni coppia
Le probabilità di successo nell’inseminazione artificiale sono inferiori, attestandosi intorno al 15% per tentativo nelle coppie con una buona prognosi. Se parliamo di fecondazione in vitro, la probabilità di riuscita raggiunge il 55% – 60%. Nelle coppie giovani e senza importanti alterazioni, si raccomanda l’inseminazione artificiale. Tuttavia, la fecondazione in vitro rimane la scelta prioritaria nella maggior parte dei casi.
Ciò che questi due trattamenti hanno in comune è che in caso di successo la gravidanza ottenuta si svilupperà come tutte le altre.
Ed è da quel momento che una nuova vita sarà in arrivo. E allora tutto avrà avuto un senso.