Come scegliere la migliore clinica per la fertilità
Il primo modo per scegliere la migliore clinica per la procreazione medicalmente assistita è quello di assicurarsi una cosa che in tanti potrebbero ritenere ovvia. Ovvero che il personale presente sia qualificato e abbia esperienza in materia.
Un altro parametro da prendere in considerazione è se saremo assistiti sempre dallo stesso medico. Può infatti capitare che in una clinica ci siano molti medici, che si alternano durante l’arco della giornata. Quindi può essere che di volta in volta sia seguiti da un medico diverso. Una buona clinica, generalmente, assicura che ogni coppia, o persona single, venga seguita nel proprio percorso sempre dallo stesso specialista.
Scegliere la clinica giusta: registro dati e certificato di qualità
In Spagna esiste la Società Spagnola della Fertilità (SEF) che ogni anno raccoglie i dati relativi ai tassi di gravidanza ottenuti dai diversi trattamenti riproduttivi effettuati dalle cliniche spagnole. Di conseguenza, è possibile valutare i dati e le statistiche di ogni clinica e confrontarli, così da poter scegliere la più adatta. Si possono verificare i tassi di successo in base alla fascia di età e a quanti cicli sono stati effettuati prima di ottenere una gravidanza. In realtà, inviare i dati alla SEF non è obbligatorio, però, le cliniche che decidono di farlo si mostrano sicuramente più trasparenti e oneste.
Un altro elemento importante è la presenza o meno del certificato di qualità ISO 9001. Questa certificazione serve ad attestare la qualità di un’azienda. Di conseguenza, una clinica della fertilità con certificato ISO 9001 offre dei processi di qualità e una grande attenzione alle cure cliniche. Inoltre, sono presenti attenti controlli giornalieri della qualità dei processi eseguiti.
Clinica di procreazione assistita: quali trattamenti offre?
Come già accennato in precedenza, ogni struttura per la procreazione medicalmente assistita deve proporre dei trattamenti personalizzati e offerti “su misura”. Potrebbe infatti capitare di incappare in una clinica che propone a tutti la stessa tipologia di trattamento. Ciò può non risultare efficace in molti casi, dal momento che siamo tutti diversi e che ogni corpo reagisce in maniera diversa. Una buona clinica, dunque, offre più tipologie di trattamento possibili, così da essere in grado di andare incontro alle esigenze di ognuno.
Per prima cosa, deve offrire la possibilità di valutare e di studiare sia la fertilità femminile che quella fertilità maschile. Fatto ciò, si può scegliere tra vari trattamenti come l’inseminazione intrauterina (IUI) o l’inseminazione artificiale con donatore (IAD) o, ancora, la FIVET (la fecondazione in vitro). Altre opzioni da prendere in considerazione potrebbero essere l’ovodonazione (in cui si prende l’ovocita di una donatrice) o l’adozione di embrioni (si impiantano embrioni di coppie che non li hanno utilizzati per l’inseminazione artificiale e che hanno deciso di “donarli”). Può fare la differenza anche il fatto che una clinica abbia un proprio laboratorio di embriologia e non si affidi al laboratorio di qualche altra struttura. Ciò permette di ottenere un controllo qualità migliore e di verificare i campioni in prima persona e senza che qualcun altro faccia da tramite. In tal modo si riducono anche le probabilità di errore.
Attenzione al benessere
Infine, è importante che ogni clinica per la fertilità tenga conto anche del benessere dei propri assistiti e offra loro supporto. Diventare genitori, soprattutto sottoponendosi a molti esami di laboratorio o anche a trattamenti ormonali piuttosto invasivi, non è semplice. Possono esserci momenti di tensione, sia a livello individuale, che di coppia. Di conseguenza, la clinica potrebbe offrire consulenze psicologiche o da parte di altri specialisti, per garantire il massimo wellness.
Dopo aver elencato tutti quelli che per noi sono gli aspetti da considerare per la scelta della clinica per la procreazione assistita migliore, abbiamo concluso. Speriamo che questa guida possa aiutarvi nella vostra scelta e vi permetta di poter allargare la famiglia e accogliere un nuovo o una nuova arrivata.